Probabile ricerca di idrocarburi su territorio Irpino.

2 Mag 2012 0 Commenti

by fabadmin

Versione stampabileSend by emailVersione PDF

Harambee - Movimento per i Beni Comuni è stato contattato privatamente dal Movimento No Petrolio del Vallo di Diano.

Nel primo messaggio indirizzato al portavoce di Harambee Fabrizio Procopio si legge:

"Ciao Fabrizio siamo del comitato No al petrolio nel Vallo di Diano. Stiamo cercando di creare un comitato interregionale di cittadini che si oppongono alle trivellazioni sul proprio territorio. Siamo in contatto con vari movimenti della Basilicata. Abbiamo visto che il vostro territorio è sottoposto a una ricerca di idrocarburi su un'area di circa 700 kmq. Noi siamo riusciti per ora a scongiurare il pericolo qui, ma stiamo allerta e vorremmo coordinarci con voi, per un comitato campano.
Per favore, potete dirci come vi state muovendo,
se si è costituito un comitato...A presto "

Il portavoce Procopio ci va cauto e risponde
"Ciao, qui in Irpinia non abbiamo notizie di ricerca di idrocarburi. Se voi invece disponete di queste informazioni, vi chiedo di essere più precisi.
Restiamo comunque in contatto."

A questo punto la portavoce del Vallo di Diano si sbottona e comincia a fare luce.
Nel messaggio seguente si legge:
"Il vostro territorio è interessato da un permesso di ricerca (non un'istanza, è già permesso) denominato NUSCO, su un'area di circa 700 km quadrati. Si può visualizzare su google maps l'area interessata dal progetto sempre su quel link (allegato - ndr) . Il permesso è già stato dato, dunque ci pare che possiate solo fare ricorso al Cons. di Stato, ma entro un tempo breve.
Il nostro comitato è disponibile a darvi una mano e a fare rete. Il progetto è dellaItalmin Corporation, se non erro.
A presto"
In allegato a quest'ultimo messaggio ci sono un paio di link uno dei quali porta diritti diritti al Ministero dello Sviluppo Economico dove si apprende che purtroppo è tutto vero.


Ministero dello Sviluppo Economico - http://goo.gl/ZUM2w

Il Gruppo Saras - http://goo.gl/ECnaz


Dando uno sguardo ai materiali ricevuti si capisce che la cosa non è uno scherzo
Tutte le informazioni in nostro possesso vengono portate all'adunanza degli attivisti.
Il Movimento va in fibrillazione.  Al termine dell'adunanza Harambee si dà un ordine di lavoro per adottare e approfondire la questione e parte la macchina organizzativa di Harambee.

Questo dichiara Fabrizio Procopio: "Se questa cosa procede sarebbe la più grande sciagura che potrebbe capitarci. Lo sappiano gli irpini: gli indennizzi dei terreni sono irrisori, e le conseguenze sul territorio e sulla salute dei suoi cittadini inimmaginabili. Il numero di posti di lavoro prodotto è risibile. Siamo sulla mappa del vento uno dei posti più redditizi per le energie alternative, e cioè per il futuro. Come in Valle di Diano, dove pare abbiano avuto successo, percorreremo tutte le strade per fermare lo sfruttamento di questo pezzo di terra dove viviamo . Ma non per un sentimento di proprietà o di appartenenza della terra. Il sentimento che ci anima è di amore verso la terra, qualunque essa sia, anche di quella che non abitiamo. Siccome viviamo qui, è qui che ci muoviamo per dare il nostro migliore contributo per la salvaguardia dell'ambiente e soprattutto affinché l'Irpinia non sia protagonista di un regresso energetico che avvantaggi la parte più conservatrice e medioevale dell'economia globale e cioè le multinazionali del petrolio, gente senza scrupoli che ha dimostrato nel tempo di saper fare di tutto quando si tratta di raggiungere i propri scopi. Presto passeremo al Consiglio di Stato restando in contatto con gli altri movimenti. Fortunatamente qui abbiamo Harambee. I signori del petrolio non ci troveranno distratti. L'imboscata probabilmente è fallita."