Harambee risponde a Santosuosso e SeL

22 Gen 2013 0 Commenti

by fabadmin

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Prima o poi sarebbe successo. Stiamo crescendo. Negli ultimi due mesi Harambee ha registrato il proprio statuto presso l'agenzia delle entrate il che spalanca e moltiplica le possibilità di azione, ha inaugurato una web-radio che ha suscitato tanta attenzione, ha visto una sua attivista essere candidata in posizione utile alla camera dei deputati. Sapevamo che almeno qualcuno fra tutti coloro che verso il Movimento nutrivano da tempo rancore e invidia repressi non potevano certamente resistere alla tentazione di gettare fango su Harambee. Tanto tuonò che piovve, e puntuale come un orologio svizzero ecco Francesco Santosuosso. Da alcuni mesi lavorava certosinamente sul gruppo facebook di Harambee con commenti che avevano un unico intento anche malcelato: provocare. È bastato che venisse pubblicato sul nostro gruppo facebook un video della nostra attivista candidata alla camera che Santosuosso ha cominciato con un crescendo di commenti che hanno trovato il loro culmine oltre che nelle offese gratuite soprattutto nelle calunnie politiche. Meno male che lui il Movimento l'ha frequentato. Ha mentito sapendo di mentire. Nei suoi commenti Harambee è diventato di punto in bianco un luogo di bullismo, egocentrismo, una caserma, un bagno delle scuole medie, un posto di arroganza, di esclusione, di vanità, un recinto (di pecore?), un Movimento amico degli amministratori arianesi, nemico dell'Irisbus (tutte parole sue), e chi più ne ha più ne metta. E soprattutto Harambee, a suo dire, avrebbe espulso persone che invece, come tutti sanno, mai sono venute e mai hanno chiesto di entrarvi. Una balla in piena regola per calunniare e screditare il Movimento. La discussione è ancora pubblica e visibile sul nostro gruppo facebook. Un Movimento politico vive di opinione pubblica. Insomma: la macchina del fango in chiave irpina. Un Sallusti in miniatura lanciato senza freni sul nostro gruppo. E tutto questo livore solo perché un'attivista si era permessa di scrivere educatamente, con garbo e legittimamente: "ma se pensi tutto ciò e non condividi niente che ci stai a fare nel Movimento?". Vero è che noi lo sappiamo da tempo: se non sei d'accordo politicamente con Santosuosso o se lui non è d'accordo con te sei tacciato automaticamente di essere un bruto, un bullo, un arrogante o anche un fascista. E se ti permetti di chiedere spiegazioni sulle offese che ti muove sei tacciato di fargli il processo. Insomma: una grande voglia di impunità. Pur senza un'appartenenza partitica Harambee ha comunque da tempo dichiarato di dissentire sul ventennio berlusconiano che ha segnato negativamente l'Italia. Pertanto da noi si è votato all'unanimità l'invito agli attivisti a partecipare alle primarie del centro-sinistra con libertà di voto per tutti. Nella riunione successiva alle primarie ci siamo trovati Santosuosso a rivendicare esplicitamente che il Movimento aveva votato massicciamente per Vendola e SeL e che quindi Harambee doveva diventare partner stabile con quel partito, il suo. Insomma dovevamo diventare il giardinetto di SeL. La sua proposta fu lasciata cadere. Poi è arrivata la candidatura di Valentina Paris nelle liste del PD. Dato che Paris da giugno 2011 è attivista di Harambee nonché fra i venticinque fondatori, il Movimento ha pensato e deciso con voto democratico unanime di sostenerla elettoralmente. Questa forse è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E giù le menzogne e le calunnie. Per evitare ulteriori danni a questo punto gli attivisti hanno trasferito responsabilmente la discussione da facebook al forum interno del sito ufficiale di Harambee. Su quel forum accedono solo una decina di persone, quelle più assidue. Santosuosso da qualche ora aveva appena chiesto di essere rimosso dal nostro sito. Là qualche attivista si è sfogato e si è lasciato andare ad un vocabolario meno aulico e forse anche scurrile usando termini ed espressioni che possono risultare offensive. Quelle parole sono state rimosse subito dopo pochissime ore e con le dovute scuse. Gli attivisti di Harambee, anche se non sono seminaristi, sono sempre abbastanza irreprensibili. Stavolta invece qualcuno si è lasciato andare. Proprio stasera infatti in adunanza il Movimento ha comunque condannato all'unanimità quelle singole parole che qualche attivista (due) ha usato. Per noi i due attivisti hanno sbagliato, e infatti hanno chiesto scusa. Tuttavia c'è anche un'altra questione. SeL, che non ci ha nemmeno interpellati, ha sentito solo una campanella. Fra i tanti bei valori espressi nel loro comunicato contro di noi se ne sono scordati uno che viene prima di tutti gli altri: la verità. Farebbero meglio nel direttivo di quel partito a stare in guardia e non fidarsi troppo di certi racconti. Presto, molto presto, potrebbero smettere di chiamarlo compagno.